IPOVISIONE


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L'ipovisione è una condizione di acutezza visiva molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fino al nervo ottico. L'ipovisione può essere associata a malattie che provocano una riduzione del campo visivo. Ad esempio, nel caso del glaucoma avanzato, che danneggia il nervo ottico, è come se si guardasse attraverso un tubo; oppure si può essere colpiti da patologie della macula, la zona centrale della retina (la più comune è la degenerazione maculare senile, che provoca la perdita della visione centrale). L'ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale. L'ipovedente presenta una ridotta acuità visiva e spaziale, associata generalmente ad una limitazione del campo visivo.

Metodi correttivi

  • Nei casi di ipovisione lieve è possibile il miglioramento della messa a fuoco da lontano applicando anteriormente all'occhio un foro stenopeico, che riduce però il campo visivo. I metodi correttivi utilizzati seguono due criteri principali:

  • Ridotta acuità visiva, in presenza della quale si utilizzano ausili ottici e non ottici per ingrandire le immagini.

  • Riduzione del campo visivo, in presenza della quale si utilizzano ausili ottici che permettono un apparente ampliamento dell'angolo.


Ridotta acuità visiva
  • Vengono utilizzati ausili ingrandenti, capaci di aumentare le dimensioni dell'immagine. Per aumentare l'ingrandimento si agisce con tre metodologie diverse:

  • Ingrandimento della distanza relativa, attraverso ausili ottici

  • Ingrandimento angolare, attraverso ausili ottici

  • Ingrandimento di grandezza relativa, attraverso ausili non ottici.


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